Obiettivo Flektogon 50mm f/4 per Pentacon

Obiettivo Flektogon 50mm f/4 per Pentacon

Leggero reticolato fungino ininfluente ai fini fotografici

Prezzo: 100,00€

Description

Obiettivo Flektogon 50mm f/4 per Pentacon

 

 

STORIA FLEKTOGON
Fino al 1950 il maggiore dei limiti degli apparecchi reflex monoculari era quello degli obiettivi grandan-
golari: data la presenza dello specchio gli obiettivi di focale corta , allora tutti di tipo simmetrico, non
potevano essere montati perché entravano troppo nel box dello specchio impedendone il movimento.
La lunghezza focale minima utilizzabile era quella di 40 mm sul formato 135 e di 65 mm sul formato 6×6:
quindi un angolo di ripresa appena maggiore di quello degli obiettivi normali, niente a che vedere con le
focali da 35mm e 28 mm utilizzate da tempo con gli apparecchi a telemetro tipo LEICA e CONTAX.
Nel 1950 il costruttore di obiettivi francese Pierre Angenieux risolse il problema inventando un tipo di
obiettivo che chiamò RETROFOCUS: realizzò un obiettivo di tipo normale a cui antepose un lente negativa
situata nel punto focale anteriore dell’obiettivo di base; in tal modo il punto focale posteriore veniva
spostato all’indietro, in modo che l’ultima lente si veniva a trovare ad una distanza dalla pellicola
sufficiente per lasciare spazio al movimento dello specchio delle reflex.
L’aggiunta della lente (o gruppo) negativa anteriore allargava il campo visivo e spostava all’indietro il fuoco
ma introduceva delle aberrazioni, in particolare una forte distorsione a barile, che dovevano essere
corrette: il calcolo di questo tipo di ottica era quindi molto complesso e laborioso e gli obiettivi di questo
tipo hanno bisogno di numerose lenti e risultano di maggiore volume e peso rispetto a un semplice
simmetrico. L’effetto positivo è che diminuisce la vignettatura rispetto ai simmetrici.
Lo sviluppo di questo tipo di obiettivo venne facilitato dalla introduzione dei primi calcolatori elettronici e
dei primi programmi di calcolo ottico, che consentivano di ridurre quasi a zero il tempo per calcolare il
percorso dei raggi luminosi, e permettevano quindi il calcolo di un numero elevatissimo di raggi, anche
periferici, con la possibilità di ottimizzare il risultato.
Ad inizio anni ’50, alla CARL ZEISS JENA, il professor Harry Zoellner fece realizzare uno dei primi calcolatori
elettronici per il calcolo di ottiche, che venne chiamato OPREMA; utilizzando tale calcolatore venne
perfezionato, nel 1953, il primo FLEKTOGON con focale di 35 mm e luminosità 2.8, un’ottica di eccellente
qualità che venne costruita fino agli anni ‘90 in grandi quantità , destinata alla PRAKTINA, alla EXAKTA, alla
PRAKTICA e, tramite l’innesto a vite, utilizzato da un gran numero di fotocamere reflex dell’epoca.
In quel momento la CARL ZEISS JENA era in vantaggio sulla ZEISS occidentale, che aveva appena presentato
per la CONTAREX un modesto 35 mm f4.0; nel 1960 venne presentato dalla ZEISS JENA un FLEKTOGON
supergrandangolare da 20 mm f 4.0 da 93° con visione reflex, mentre la CONTAREX utilizzava ancora il
vecchio BIOGON 21 mm simmetrico, con lo specchio alzato e il mirino separato . Il Distagon 18 mm da 100°
venne presentato dalla Zeiss occidentale solo nel 1967 .
Sulla base del FLEKTOGON 35 mm venne realizzato, nel 1955, il FLEKTOGON 65 mm f2.8 destinato alla
PRAKTISIX , mentre l’Hasselblad, per il momento, doveva accontentarsi di un 60 mm f 5.6. La qualità del
FLEKTOGON era ottima e venne migliorata con l’adozione dei primi trattamenti antiriflessi; inizialmente la
finitura era in metallo bianco con la ghiera di messa a fuoco rivestita in nero e successivamente venne
adottata la finitura denominata “ZEBRA”, cioè con le ghiere dei diaframmi e della messa a fuoco a righe
bianche e nere, che è l’ultima versione del 65 mm (sostituito dal nuovo 50 mm).
La CARL ZEISS JENA continuò a perfezionare il tipo retrofocus e nel 1960 realizzò il FLEKTOGON 50 mm
f4.0 (due anni prima del DISTAGON 50 mm f4.0 dell’Hasselblad), che venne costruito fino agli anni ‘90 in
grandi quantità e varie versioni: bianco e nero, zebra e tutto nero: quest’ultima versione, negli ultimi anni,
adottò il trattamento antiriflessi multistrato (indicato da una MC prima bianca e poi rossa) che ne migliorò
ulteriormente la qualità: una diapositiva a colori fatta con un FLEKTOGON MC si distingue con difficoltà da
una fatta con un DISTAGON per Hasselblad (vedi articolo sul sito NADIR: Vecchi Zeiss per Pentacon Six
contro ZEISS per Hasselblad del 1999).

Stato d'uso:

Condizioni B-
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