Obiettivo Carl Zeiss Sonnar 180mm f/2.8 (per Pentacon Six)

Obiettivo Carl Zeiss Sonnar 180mm f/2.8 (per Pentacon Six)

+ paraluce originale

+ anello adattatore Pentacon six / M42

 

Prezzo: 250,00€
Costo spedizione:
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Description

 

Obiettivo Carl Zeiss Sonnar 180mm f/2.8 (per Pentacon Six)

STORIA SONNAR
L’obiettivo originale Sonnar 1.5/50 mm è stato disegnato da Jakob Bertele, alla ZEISS, per la CONTAX I
del 1932, quale obiettivo normale di grande luminosità e di ottimo rendimento.
Bertele aveva già disegnato, quando era alla ERNEMANN, un obiettivo di eccezionale luminosità,
l’ERNOSTAR, nelle luminosità di 1:2.0 e 1:1.8, per la fotocamera ERMANOX; passato alla ZEISS perfezionò
l’idea base dell’obiettivo ERNOSTAR, sviluppando, dopo tre anni di calcoli, lo schema SONNAR, che risultò
un obiettivo storico, di eccezionale luminosità e di eccellente qualità.
La caratteristica tipica del SONNAR consiste nella presenza, dopo la prima lente, di un gruppo di tre
lenti incollate, che è alla base della correzione cromatica dell’obiettivo.
L’ulteriore caratteristica consiste nella adozione, per la parte dopo il diaframma , di un altro gruppo
di tre lenti incollate, al posto delle due lenti singole presenti nell’ERNOSTAR.
Una caratteristica vantaggiosa dello schema SONNAR è la presenza di sole sei superfici vetro-aria e
questo, in un periodo in cui non era stato ancora messa a punto la tecnica del rivestimento antiriflessi,
manteneva alto il contrasto, ottenendo immagini di ottima qualità, con una luminosità record di 1.5
Dal Sonnar 1.5/50 mm Bertele derivò il Sonnar 2.0/50 mm, in cui, data la minore luminosità, fu
possibile sostituire il tripletto posteriore con un doppietto, ottenendo comunque un obiettivo di altissima
qualità che, grazie anche al minor costo, ebbe un grandissimo successo
Dal progetto originale del Sonnar Bertele derivò, sempre per la CONTAX, il grandangolare luminoso
Biogon 2.8/35 mm, i mezzi tele Sonnar 2.0/85 mm e Sonnar 4.0/135 mm e l’eccezionale tele lungo
luminoso Sonnar 2.8/180 mm (1936), che rimase per decenni ineguagliato.
Con l’aumentare della focale, e quindi al diminuire dell’angolo di campo, il gruppo di lenti dopo il
diaframma si è semplificato fino ad arrivare ad una singola lente nel 135mm e nel 180 mm .
Successivamente venne anche realizzato un SONNAR da 300 mm con luminosità f4.0.
Lo schema del Sonnar 4.0/135 mm, del Sonnar 2.8/180 mm e del Sommar 4.0/300 mm venne
utilizzato dalla Carl Zeiss Jena, nel secondo dopoguerra, per le fotocamere 24×36 EXAKTA e PRAKTICA; lo
schema del Sonnar 2.8/180 mm e quello del SONNAR 4.0/300 mm venne utilizzato anche per la
fotocamera di medio formato (6X6) PRAKTISIX e le successive PENTACON SIX, sfruttando l’ampio angolo di
copertura: tale schema ottico, del 1936, con l’aggiunta dei trattamenti antiriflessi sempre perfezionati, è
stato utilizzato, con ottimi risultati, fino agli anni 90 sulle fotocamere della Germania Est.
Gli obiettivi 2.8/180 mm e 4.0/300 mm destinati alle fotocamere 6×6 PENTACON SIX sono stati
realizzati con finitura nera e diaframma a preselezione, con finitura nera e ghiera dei diaframmi bianca e
diaframma automatico, con finitura zebra e con finitura tutta nera, sempre con diaframma automatico; le
ultime serie nere hanno un trattamento antiriflessi multistrato di ultima generazione, indicato dalla sigla
MC (multi coated) prima bianca e poi rossa. Nonostante il trattamento antiriflessi sono comunque dotati di
un paraluce di generose dimensioni.
Questi ultimi tipi hanno una resa veramente ottima, che li metteva alla pari con i migliori obiettivi
allora in commercio (vedi articolo sul sito NADIR: Vecchi Zeiss per Pentacon Six contro ZEISS per
Hasselblad del 1999). Anche rispetto alle migliori ottiche attuali si difendono molto bene.
Il 180 mm e il 300 mm possono essere montati anche sulle EXAKTA e sulle fotocamere 135 con
innesto a vite, tramite raccordi che mantengono l’automatismo del diaframma: il peso e l’ingombro (passo
filtri da 86 mm e peso superiore a 1.3 kg) si fanno sentire, rispetto ai teleobiettivi dedicati, ma dato il costo
modesto dei raccordi e visti i risultati ne vale certamente la pena.
Lo schema ottico del 300 mm è stato ricalcolato nel 1962-63, e aveva l’anello dei diaframmi e della
messa a fuoco a righe bianche e nere (ZEBRA); gli ultimi, dopo il ricalcolo del 1974, sono tutti neri con
ghiera di messa a fuoco rivestita in gomma e trattamento antiriflessi multistrato MC.

Stato d'uso:

Condizioni B+
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