Kit Fotocamera Exakta 66 + Obiettivo Zeiss Jena Tessar 8cm f/3,5 Kit Fotocamera Exakta 66 + Obiettivo Zeiss Jena Tessar 8cm f/3,5 Costo spedizione: BRT per Italia: 20,00€ BRT Accessori per Italia: 10,00€ Description Kit Fotocamera Exakta 66 + Obiettivo Zeiss Jena Tessar 8cm f/3,5 La Società IAGHEE di Dresda produsse nel 1933, su progetto di Karl Nuchterlein , una macchina reflex monobiettivo chiamata EXAKTA per il formato Vest Pocket, allora molto popolare, che aveva dimensioni di cm 4 x 6.5, e che utilizzava i rulli 127 con carta di protezione. Nonostante il formato molto allungato e la difficoltà di eseguire foto verticali, la macchina ebbe successo grazie alla costruzione metallica, agli obiettivi intercambiabili, anche di grande luminosità per l’epoca (ad esmpio il Biotar 100 mm f2.0 !) e all’otturatore che, nella seconda serie, aveva una estensione da 1/100 a ben 12 secondi. Nel 1936 Karl Nutcherlein mise a punto una versione ridotta per la pellicola 135 e formato Leica da 24 mmx 36 mm, la KINE EXAKTA, che utilizzava lo stesso tipo di otturatore (da 1/000 a 12 secondi) e che ebbe un successo a livello internazionale, venne prodotta per più di trenta anni ed era al centro di un sistema sterminato di ottiche e accessori. Nel 1938 la IAGHEE realizzò una altra reflex monobiettivo, ma per il formato 6×6, con l’intenzione di far concorrenza alla Rolleiflex biottica e alle monoreflex Korelle e Primarflex; la pianta a trapezio, tipica delle altre due reflex della casa, venne mantenuta e l’organizzazione generale era simile alla EXAKTA del 1933, con un corpo allungato, ma più alto, che prevedeva alle estremità le sedi per i rulli e al centro il pozzetto reflex con visione dall’alto. La leva di carica venne posizionata alla base della macchina e imperniata al centro vicino alla vite per lo stativo: in tal modo si aveva un lungo braccio di leva che doveva rendere più agevole il trasporto della pellicola, che stavolta era di altezza maggiore, dato che si usava il film 120. L’ otturatore venne realizzato sul modello di quello già usato con successo sui modelli per pellicola 126 e 135. La Società IAGHEE si aspettava un buon successo di vendite, ma le prime serie mostrarono dei difetti di trascinamento (spaziatura irregolare) e di planeità della pellicola, per cui molte macchine furono ritirate e la produzione venne ridotta; in tempi normali si sarebbe revisionato il trascinamento ed eliminati i difetti, ma nel 1939 scoppiò la guerra , la fabbrica venne convertita per la produzione bellica e la produzione della macchina 6×6 venne abbandonata; anche delle le numerose ottiche speciali annunziate ne vennero costruiti pochi esemplari. Per la macchina era stato predisposto un lotto di circa 5000 numeri di serie; in realtà vennero costruite poco più di 2000 macchine, molte delle quali vennero ritirate a causa dei difetti riscontrati; ci sono quindi in circolazione un numero molto limitato di EXAKTA 66, tanto che il libro di Aguila & Rouah sulla EXAKTA le classifica con cinque stelle, cioè “rarissime”. Nel 1950 la IAGHEE riprovò a realizzare un’altra macchina 6×6, questa volta per fare concorrenza alla HASSELBLAD appena uscita; la macchina stavolta aveva uno sviluppo “verticale” ,un magazzino porta pellicola intercambiabile e un pozzetto anche intercambiabile, un innesto a baionetta diverso da quello della 6X6 precedente ed era stata annunciata una serie di obiettivi, della Meyer e della Carl Zeiss Jena, che ne avrebbero fatto un sistema di ottime possibilità; l’otturatore era ancora una volta il solito, da 12 secondi a 1/1000, solo che era montato in verticale, con i comandi sul fianco. Anche questa volta venne predisposto un lotto di circa 7000 numeri di serie, ma ne furono costruiti poco più di 2000; ancora una volta vennero fuori problemi con il trascinamento della pellicola e la macchina ebbe la stessa sorte di quella precedente. Anche queste macchine sono classificate con cinque stelle. Inoltre la Repubblica Democratica Tedesca aveva deciso di organizzare tutte le industrie fotografiche in un unico consorzio chiamato VEB PENTACON e di far abbandonare la produzione di macchine 6×6 alla IAGHEE, che avrebbe continuato fino alla fine a costruire la EXAKTA 135 mm, dato che ancora aveva un certo mercato in occidente. La nuova 6×6 sarebbe stata costruita dalla KW poi confluita nella PENTACON e si sarebbe chiamata PRAKTISIX e poi PENTACON SIX; questa macchina ebbe molto successo e venne costruita fino agli anni ’80 avendo in dotazione un eccellente corredo ottico e una serie di accessori; stranamente anche questa macchina ebbe qualche problema nel trascinamento della pellicola. Stato d'uso: Condizioni B+ Venduta Si Guarda anche: Collezione